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17/02/2017 - MOZIONE FINALE CONFERENZA 2017

Roma 16.02.2017

Al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ROMA

Al Ministero dell’Agricoltura ROMA

Alla Direzione Generale INPS Via Ciro il Grande ROMA

E p.c. alla CONFSAL ROMA

MOZIONE FINALE

Nei giorni 9-10-11- febbraio 2017, in Roma, presso l’Hotel Mercure Roma West, si è riunita la 7° Conferenza Nazionale dei Dirigenti Sindacali della FNA-CONFSAL (Nazionali, Regionali, Provinciali e Territoriali). Hanno partecipato 354 dirigenti, i quali hanno constatato il forte declino del nostro sistema Paese, evidenziando le grosse problematiche strutturali legate ad esso, il dramma che vivono milioni di Cittadini Italiani, in particolar modo i Disoccupati, i Precari, gli Esodati, i Pensionati al minimo, nonché le fasce più deboli della società che vivono di prestazioni assistenziali.

INVITANO

IL GOVERNO E LE ISTITUZIONI COMPETENTI:

a) avviare una seria lotta allo spreco ed all’economia sommersa, riflettendo su stipendi e pensioni d’oro che “nessuno osa toccare” ma che pesano enormemente sul bilancio dello Stato;

b) adoperarsi per l’immediata eliminazione di tutti gli Enti, Comitati e Società Partecipate improduttivi ed inutili ed in particolare le Società partecipate che continuano a produrre debiti.

d) ripristinare il controllo amministrativo negli Enti Locali, ritenendo un grave errore la riforma del Titolo V della Costituzione, attuata nel 2001 ed in particolare l'abrogazione implicita di tutta la normativa - statale e regionale - che disciplinava il sistema dei controlli demandato ai CO.RE.CO. per quanto riguarda gli enti locali, ma anche per ciò che concerne le Regioni, a seguito dell’abolizione del Commissario di Governo;

e) puntare ad una sana riorganizzazione della spesa della PA, processo spesso molto faticoso che mira a dare razionalità ed efficienza ad una funzione di interesse generale; 

f) rilanciare il sistema agro-alimentare italiano che oggi necessita di un’organica strategia di sostegno e di rafforzamento, nei vari settori, avente come principio la costante lotta condivisa da imprese, sindacato ed istituzioni, contro qualsiasi forma di sfruttamento (lavoro nero, caporalato, sotto salario).

OCCORRE

per il lavoratori del comparto Agricoltura

1. che l’Istituzione preposta, operi controlli preventivi in via telematica ed in tempo reale, per verificare l’esistenza e la vera disponibilità dei terreni dichiarati, da parte delle Aziende Agricole, con la denuncia aziendale, attraverso il collegamento telematico con il catasto terreni, nonché attraverso l’Agenzia delle Entrate per verificare la veridicità di eventuali contratti di fitto e/o comodato;

2. che l’azienda agricola, una volta controllata e rilasciata l’autorizzazione all’avvio dei lavoratori, venga monitorata sul numero delle giornate lavorative utilizzate. E’evidente che, qualora si verifichi un esubero di giornate lavorative rispetto a quelle precedentemente autorizzate, l’azienda andrà bloccata, fino alla verifica da parte dell’Istituzione preposta.

INFINE

denunciano l’ingiustizia nei confronti di quei braccianti agricoli che, dopo regolare prestazione di lavoro, subiscono da parte dell’INPS, tramite l’elenco nominativo trimestrale, provvedimenti di cancellazione delle giornate di lavoro. Il paradosso sta nel fatto che la cancellazione viene notificata ai lavoratori interessati esclusivamente mediante pubblicazione telematica effettuata dall’Inps sul proprio sito internet e resa consultabile per quindici giorni.

AUSPICANO

che i provvedimenti che penalizzano i lavoratori agricoli vengano perlomeno notificati per iscritto, così come avviene per tutti gli altri lavoratori.

CHIEDONO

che si proceda immediatamente e definitivamente all’abrogazione di questa norma, posta davvero ai limiti della regolarità procedurale, che porterà senz’altro ad aumentare in maniera considerevole i contenziosi legali verso l’INPS. Una siffatta procedura, infatti, pregiudica irrimediabilmente il rispetto del termine perentorio di 30 giorni utili alla presentazione dei ricorsi amministrativi, trascorsi i quali nulla potrà più essere fatto in tutela dei lavoratori, anche in caso di evidente posizione favorevole. Non bisogna dimenticare che, trattandosi di lavoratori agricoli, spesso penalizzati da scarsa scolarizzazione, risulta estremamente difficile l’utilizzo corrente di apparecchiature telematiche, quali computer e conseguente accesso ad internet.

Il Segretario Nazionale Generale

F.to Cosimo Nesci

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