Nel settore dell’agricoltura, negli ultimi due anni, sono state introdotte novità considerevoli attraverso la Legge di Stabilità, ricordiamo l’abolizione dell’Imu e dell’Irap agricoli nell’anno 2016 e l’annullamento dell’Irpef agricola nello scorso anno.

Tali disposizioni hanno sicuramente permesso di fronteggiare e alleggerire le rilevanti conseguenze derivate dalla crisi economica che attanaglia il nostro Paese da anni ma si avverte il costante bisogno di ulteriori certezze che consentano di valorizzare, difendere e preservare non solo il settore agricolo, che è da sempre fonte di occupazione e soddisfazione se pensiamo soprattutto alla qualità dei nostri prodotti, ma anche i lavoratori.

A riguardo risulta essere gradevole notizia la riconferma del bonus per i giovani agricoltori emanata attraverso la legge di Bilancio 2018. Quest’ultimo consente agli Imprenditori agricoli e coltivatori diretti under 40 un esonero totale dal versamento dei contributi Inps per 3 anni. Tutto ciò è possibile esclusivamente se chi vuole usufruire dell’agevolazione, si iscrive alla previdenza agricola tra l' 1 gennaio e il 31 dicembre 2018 e rientra nei limiti d’età stabiliti, ovvero, avere massimo 40 anni.

In merito attendiamo ipotetiche modifiche circa due aspetti:

- i requisiti che permettono di accedere al bonus

- l’ipotetica estensione dell’esonero dal versamento dei contributi ai giovani agricoltori che si sono iscritti alla previdenza agricola nel 2017 a capo d‘imprese agricole situate in aree svantaggiate e territori montani.

Questa difesa del reddito degli agricoltori è necessaria e confortante nei confronti di un popolo che è in ginocchio da troppo tempo ormai, costretto ogni giorno a fare smisurati sacrifici, un popolo che troppe volte si è sentito trascurato e abbandonato.  Un popolo che ha bisogno di essere ascoltato, capito e sostenuto, ora più che mai.