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31/05/2021 - RIPARTENZA ECONOMICA AD OGNI COSTO

Siamo alle soglie di giugno, il mese in cui potremo dimenticarci del coprifuoco e le attività potranno tornare a una prima normalità.

La campagna vaccinale sembra scorrere bene, tanto da influenzare positivamente il trend di decrescita dei contagi e morti per covid. Il numero di nuovi contagi e di morti non era mai stato così basso dallo scorso ottobre e anche i nuovi ricoveri nei reparti di terapia intensiva hanno registrato una sensibile diminuzione.  A quanto pare ci aspetta un futuro confortante.

Di contro questi primi mesi del 2021 ci raccontano di un’altra strage, “silenziosa” per qualcuno ma colma di urla di difficoltà e disperazione: da gennaio ad aprile 306 sono le vittime del lavoro, 26 in più rispetto all’anno scorso. Di lavoro si continua a morire.

E mentre lottiamo per fermare la pandemia, l’altra emergenza nazionale prosegue drammaticamente ogni giorno, da Nord a Sud del Paese, in ogni settore economico, dall’edilizia all’agricoltura, dal manifatturiero ai trasporti, dalla logistica al terziario e alla sanità. Non c’è un settore produttivo che ne è esentato.

La ripartenza, il rilancio economico e sociale del Paese, deve attuarsi principalmente in un percorso di massima sicurezza nei luoghi di lavoro” – afferma il Segretario Nazionale FNA-Confsal Cosimo Nesci. – “La sicurezza non può essere un’opzione eludibile, (come i sistemi di sicurezza progettati per macchinari da lavoro) deve essere un investimento e non un costo per le imprese; deve essere un diritto e un dovere non negoziabile tra lavoratori e imprese.  Controlli e verifiche costanti sono certamente necessari per attuare e tenere sempre viva l’attenzione sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro. Ma questa è anche una questione culturale: non si tratta solo di un lavoro da attuare ai piani alti del nostro Governo, ma si tratta soprattutto di diffonderne l’importanza e la necessità della tutela della vita umana all’interno di tutti i ruoli aziendali.”

Certo la pandemia ha portato gravi conseguenze nel sistema economico mondiale e aperto riflessioni importanti su alcuni cambiamenti in tema di rapporti tra salute, economia e politica a livello mondiale. E il tema della sicurezza sul lavoro è strettamente legato alla concezione della salute quale “fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”.

La tutela della vita umana sui luoghi di lavoro è un bene pubblico che non può essere prodotto come una merce venduta sul mercato o essere minacciata dalla mancanza di prevenzione della salute stessa (vedi l’elusione dei sistemi di sicurezza sui luoghi di lavoro).

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