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17/05/2021 - NOVITA' IN SETTIMANA

La nuova settimana italiana comincia con l’attesa di cambiamenti e novità sul fronte del contrasto alla pandemia, tra nuovi colori per le Regioni e la ripresa delle attività produttive ancora in stallo.

 

Dovrebbe essere la settimana decisiva affinché il governo possa definire il nuovo decreto sostegni bis che entrerà in vigore il prossimo 24 maggio e le nuove misure che daranno più “ampio respiro” al Paese, entro i limiti dei nuovi indici di valutazione della diffusione del contagio da coronavirus, in valutazione tra Iss e Regioni.

Sul piatto c’è l’allentamento del coprifuoco, con l’ipotesi, realistica nella sua attuazione, di spostarlo alle 23 o a mezzanotte. Certo, una ripartenza a piccoli passi ma con la prospettiva di andare verso una nuova riconquistata “normalità”. Riaperture e ripartenze, lavoro e libertà, sono questi i temi trainanti del dibattito in corso, ma l’ipotesi più accreditata è procedere con prudenza. “Possiamo proseguire con ragionata fiducia verso le graduali riaperture delle altre attività, mantenendo la necessaria prudenza”, ha ripetuto il ministro della Salute Speranza. I dati sono in miglioramento e questo consente di allentare ora e in futuro cancellare il coprifuoco: i decessi dei positivi sono scesi sotto quota 100 (93 nella giornata di ieri 16 maggio), risultato delle buone pratiche attuate da tutti noi, e anche grazie alla campagna vaccinale, con tutte le sue complessità. Per quanto riguarda i parametri, le regioni nei giorni scorsi hanno chiesto di tenere in considerazione l’indice Rt ospedaliero e di abolire il sistema a colori per introdurre il sistema a zone di rischio legato all’incidenza: 50 casi per 100mila sarebbero indicatore di rischio basso, 150 casi per 100mila abitanti sarebbero rischio medio. Al di sopra della soglia, si passa al rischio alto.

Dal 27 dicembre 2020, inizio della campagna vaccinale, ad oggi, lunedì 17 maggio 2021, sono state somministrate circa 27milioni di dosi, ma ne mancano 67milioni per vaccinare l'80% della popolazione con una media di circa 2 dosi a testa. Al ritmo di 470mila somministrazioni al giorno (come accaduto nell’ultima settimana) al traguardo della copertura vaccinale per tutti mancano circa 5 mesi (Fonte: https://lab.gedidigital.it/gedi-visual/2021/covid-19-vaccini-scopri-in-tempo-reale-quando-saremo-tutti-vaccinati/).

Dobbiamo procedere per step e con risolutezza verso il nostro prossimo futuro, che è la conclusione della campagna vaccinale e la riconquista della tanto agognata normalità”. Secondo il Segretario Nazionale FNA-Confsal Cosimo Nesci “l’urgenza non è solo puntare alla cancellazione del coprifuoco, ma è attuare le misure adeguate al momento e cercare di mantenere nel tempo i buoni risultati (in termini di bassi contagi e ridotta mortalità del virus). Il tema è riprenderci la vita, il lavoro, il nostro territorio, il nostro Paese e traghettarlo verso la ripresa e la rinascita. Il dibattito al Governo deve occuparsi di come far ripartire la nostra economia, per dare un aiuto concreto alle giovani generazioni e anche di ripensare al ruolo di alcuni attori economici, come le banche, coinvolti nei processi di attuazione di nuove progettualità è stato da intralcio e fallimentare. Il futuro è dei giovani che vanno aiutati principalmente nell’ottenimento di aiuti economici per la realizzazione dei propri progetti produttivi. E’ necessario pensare a nuove modalità che possano aiutarli nell’accesso ai finanziamenti, pensando anche ad una garanzia statale, soprattutto per coloro che non hanno famiglie alle spalle che possano dar loro il sostegno economico principalmente per la copertura delle spese iniziali, poiché gli istituti bancari non sembrano essere gli attori adatti ad avere parte decisiva in questo processo, dato che non hanno mostrato ad oggi una visione lungimirante per lo sviluppo del paese ma solo uno sguardo volto alla protezione del loro capitale”.

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