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25/03/2022 - CRISI UCRAINA: UE STANZIA 50 MLN PER ITALIA DA COFINANZIARE CON ALTRI 100 NAZIONALI

 La Commissione europea lancia un pacchetto di misure - tra cui aiuti dalla riserva di crisi della Politica agricola comune e anticipi PAC - per sostenere gli agricoltori e assicurare la sicurezza alimentare alla luce dell'impatto della guerra in Ucraina.

COSA PREVEDE IL PIANO PAC DELL'ITALIA

Il pacchetto di aiuti ha l'obiettivo di supportare le imprese europee del settore a fronteggiare i rincari dei prezzi dell'energia e delle materie prime, aggravati dal conflitto, e di assicurare la sicurezza alimentare nell'Unione, ma anche a livello globale, in particolare in Ucraina, Nord Africa, Medio Oriente, Asia e sub-Sahariana.

La disponibilità di cibo non è attualmente a rischio nell'UE, sottolinea la nota della Commissione, ma il settore agricolo europeo importa prodotti specifici, come i mangimi. Una vulnerabilità, che insieme agli alti costi dell’energia, causa importanti sdifficoltà nella produzione per gli agricoltori e rischia di far salire i prezzi dei generi alimentari.

FONDI EUROPEI ALL'AGRICOLTURA PER RINCARI E GUERRA IN UCRAINA

Risorse per 500 milioni di euro verranno prelevate dalla riserva di crisi della Politica agricola comune e, insieme ai cofinanziamenti nazionali degli Stati membri, porteranno a mobilitare 1,5 miliardi di aiuti. All'Italia sono destinati 50 milioni di euro, a cui si aggiungono risorse nazionali. I fondi, specifica la Commissione, dovrebbero andare prioritariamente agli agricoltori impegnati in pratiche sostenibili e ai settori più colpiti dalla crisi.

La Commissione prevede una deroga all'obbligo PAC relativo alla messa a riposo di una quota dei terreni agricoli, che quindi potranno essere coltivati anche utilizzando fitofarmaci, mantenendo intalterato il livello del pagamento per l'inverdimento (greening) a favore degli agricoltori. Questa misura per l’ Italia significherebbe il recupero di 200mila ettari di terreno e un incremento della produzione di mais per gli allevamenti, di grano duro per la pasta e di grano tenero per la panificazione di circa 15 milioni di quintali.

Prevista infine flessibilità temporanea rispetto ai requisiti di importazione esistenti per alleviare la pressione sul mercato dei mangimi e la possibilità per gli Stati membri di applicare aliquote Iva ridotte per contenere i costi al dettaglio.

DL UCRAINA: RINEGOZIAZIONE MUTUI E GARANZIA ISMEA PER LE IMPRESE AGRICOLE

La Commissione ha inoltre proposto un nuovo Temporary framework per gli aiuti di Stato, che copre anche gli agricoltori, i produttori di fertilizzanti e il settore della pesca, e un meccanismo di coordinamento con gli Stati membri per condividere mensilmente i dati sulle scorte di prodotti essenziali per alimenti e mangimi e avere una panoramica tempestiva e accurata della loro disponibilità. Allo stesso tempo la Commissione continuerà a lavorare per evitare restrizioni all'esportazione di prodotti alimentari e ad impegnarsi per garantire la sicurezza alimentare a livello globale e in particolare in Ucraina, motivo di grande preoccupazione.

Secondo il Segretario Generale FNA-Confsal Cosimo Nesci “dall’ Unione Europea arriva una prima risposta per aiutare gli agricoltori a fronteggiare gli effetti della guerra in Ucraina, pressati dai costi delle materie prime, dell’energia e del carburante. La situazione internazionale richiede un sostegno concreto per l’agricoltura che permetta alle aziende di affrontare con migliori prospettive le difficoltà più immediate, senza dimenticare che questa situazione straordinaia e drammatica deve fare da faro per ripensare il sistema agricolo alla luce dell’instabilità degli equilibri politici internazionali e quindi prepararsi anche ai possibili effetti di lungo termine della guerra in corso. Per l' Italia questa deve essere l’occasione per limitare la dipendenza dall’estero per l’importazione di alcuni prodotti fondamentali per la catena economica del comparto agricolo”.


 

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