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07/04/2022 - CAPORALATO: ASSEGNATI 200 MILIONI DEL PNRR AI COMUNI PER IL SUPERAMENTO DEGLI INSEDIAMENTI ABUSIVI

Con il decreto ministeriale n.55 firmato dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando, vengono ripartiti 200 milioni di euro ai Comuni per far fronte alla “Missione 5-Inclusione e Coesione” del Pnrr, il cui obiettivo è la realizzazione di soluzioni alloggiative dignitose destinate ai lavoratori del settore agricolo e al superamento degli insediamenti abusivi nei quali sono costretti a vivere. Nell’ambito della lotta al caporalato e allo sfruttamento dei lavoratori nel settore agricolo lo sviluppo di insediamenti irregolari e la precarietà delle condizioni di vita dei lavoratori agricoli sono le condizioni fertili per l'infiltrazione di gruppi criminali.

Questo decreto del Ministero del Lavoro si inserisce nell’attuazione del Piano strategico contro il caporalato in agricoltura e la lotta la lavoro sommerso, varato nel 2020. Il ministero del Lavoro annuncia che «con successivi provvedimenti, in accordo con le amministrazioni regionali e locali, si procederà alla definizione delle procedure per l'assegnazione delle risorse e si definiranno le modalità per la presentazione e approvazione delle progettazioni degli interventi». Il monitoraggio sull’avanzamento degli interventi è demandato alla Direzione generale dell'Immigrazione e delle politiche di integrazione, in coordinamento con l'Unità di missione Pnrr del ministero del lavoro, che potranno rivedere il riparto delle risorse in caso di modifiche significative del contesto di riferimento o ritardi nell'attuazione degli interventi programmati.

“Possiamo dire che finalmente le risorse del PNRR saranno a breve disponibili per intervenire realmente sulle condizioni di vita di troppi lavoratori che sono ancora costretti a vivere in baraccopoli con totale mancanza delle condizioni igienico-sanitarie. Intervenire seriamente è possibile “, come afferma il Segretario Generale Fna-Confsal, Cosimo Nesci. “Le possibilità ci sono ma è la carenza di decisione che manca. Abbiamo tantissime opportunità: ad esempio, i tanti edifici pubblici, che sono liberi, oggetto spesso di occupazione abusiva, immobili e case sequestrate alle mafie, potrebbero essere destinati ad accogliere questi lavoratori. Ci sono tantissime case rurali che sono abbandonate e queste risorse potrebbero sollecitare gli Amministratori Locali a farne un buon uso destinandole a sottrarre i braccianti agricoli dalle difficoltà in cui vivono. Dobbiamo insistere per un intervento reale e immediato: i soldi ci sono, ma chi si candida a ricoprire una carica pubblica deve essere in grado di spenderli, e ci auguriamo che dopo tanto disquisire le azioni abbiano la precedenza sulle parole”, conclude il Segretario Nesci.

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