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13/06/2022 - ALL’ORIZZONTE BUONE NUOVE SUL FRONTE DELLA TASSAZIONE SUL LAVORO POVERO. LE IPOTESI.

Bisogna "proteggere" i cittadini dai contraccolpi economici della guerra in Ucraina e delle sanzioni alla Russi, ad affermarlo è il Premier Draghi, al lavoro con il governo per trovare la soluzione che possa sostenere il potere di acquisto delle famiglie, e quindi i salari, dall’inflazione cavalcante. L’ intervento potrebbe arrivare a luglio. Si starebbe lavorando a individuare una risposta strutturale e archiviare il prima possibile i bonus e le misure una tantum.

L’azione del governo servirà a fronteggiare anche i rincari del petrolio e dell’energia, confermando il taglio di 30 centesimi sulle accise dei carburanti. Si pensi che il valore del taglio delle accise si aggira intorno a 1 miliardo ogni mese, a circa 4 miliardi il valore dell'azzeramento degli oneri di sistema e le altre misure per contenere i prezzi di luce e gas per famiglie e Pmi. Ma nelle ipotesi c’è anche l’aumento della tassa sugli extraprofitti delle società energetiche, che sposterà l’imposizione fiscale dal 25 al 30% e recuperare così almeno 2 miliardi.

Sul fronte dei lavoratori, è oramai chiara la necessità di portare avanti un’azione decisiva che restituisca il potere d’acquisto alle famiglie e imprese, e il taglio del cuneo fiscale sembra essere il comune denominatore tra forze politiche e forze sociali, e per le risorse necessarie a rendere la misura strutturale si demanda alla prossima legge di Bilancio.

La prima ipotesi in valutazione al Mef è raddoppiare lo sconto contributivo introdotto dalla legge di bilancio e previsto per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 35 mila euro, portando lo sgravio dallo 0,8 all’1,6%. Si calcola che il beneficio totale sarebbe di 223 euro tra primo e secondo taglio su un reddito da lavoro da 30 mila euro lordi, uno sconto una tantum in attesa della prossima legge di bilancio.  

Il taglio del cuneo potrebbe interessare soli i redditi bassi tra i 15-20 mila euro annui. Un altro intervento dopo la riforma dell’Irpef potrebbe arrivare sulle quattordicesime di luglio che vanno ai pensionati fino a 14 mila euro. A questo si aggiunge il bonus da 200 euro una tantum in arrivo a luglio, ma anche un nuovo decreto Aiuti che sarà varato dal prossimo mese di luglio e che conterrà misure per mitigare gli effetti degli aumenti delle bollette di luce, gas e accise della benzina.

“Sono quasi 14 milioni gli italiani con redditi bassi, quelli che più di tutti stanno accusando i colpi dell’inflazione. Ridare potere d’acquisto e dignità a questa fascia di reddito riducendo la pressione contributiva e fiscale è un imperativo necessario per fronteggiare l’attuale situazione economica, per aumentare di una mensilità in più i redditi, ma anche per intervenire strutturalmente sull’alta tassazione che il nostro Paese infligge al lavoro” il commento del Segretario Generale FNA-Confsal Cosimo Nesci. “La Confsal sostiene da sempre l’urgenza di assicurare una minima “dignità economica” a lavoratrici e lavoratori, soprattutto attraverso l’urgenza di innalzare i salari poveri, proponendo un intervenendo sull’irpef, un’iniqua “tassa sulla povertà”. È doveroso e opportuno intervenire in questo senso, l’effetto sarebbe a cascata sull’economia del Paese e sull’aumento dei consumi”, conclude il Segretario Nesci.

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