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28/04/2023 - MISSIONE MEDITERRANEO: IL PESO DEL PNRR PER LA REGIONE PUGLIA. CRITICITA’ E POTENZIALITA’


 

Come impiegare al meglio i fondi del PNRR destinati alla Puglia, evitando sprechi, inefficienze e ottimizzando l’allocazione delle risorse per sfruttare potenzialità di sviluppo del nostro Mezzogiorno.

Questo il focus del convegno Missione Mediterraneo di sabato 22 aprile, alla seconda tappa in Puglia, a Gravina di Puglia. Attraverso una serie di proposte concrete presentate alle istituzioni, al convegno organizzato da CONFSAL, prima Organizzazione italiana dei Sindacati Autonomi per numero di lavoratori iscritti,

All’evento hanno partecipato Raffaele Fitto, Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il sindaco di Bari e presidente nazionale dell’Anci (Associazione nazionale dei Comuni Italiani) Antonio Decaro, l’eurodeputato Denis Nesci, membro della Commissione europea sullo sviluppo regionale, gli onorevoli Marco Lacarra (Commissione Giustizia) e Vito De Palma (Commissione Finanza), Riccardo Barile, Ceo di BXL Europe, in collegamento da Bruxelles, oltre al sindaco di Gravina di Puglia, Fedele Lagreca e Vincenzo Florio, Presidente VI Commissione Consiliare di Gravina in Puglia, Angelo Raffaele Margiotta, Segretario Generale Confsal, Maria Mamone, Coordinatrice nazionale del Dipartimento Sud-Confsal, Letizia Nesci, Segretario Generale Snad-Confsal.

All’attenzione degli interlocutori e dei rappresentanti del governo sono state presentate proposte programmatiche inerenti la destinazione e il migliore utilizzo dei finanziamenti destinati alla Regione Puglia,  un territorio che rappresenta la terza economia del Sud, dopo Campania e Sicilia: quindi si è parlato dalla creazione di consorzi tra Comuni, per condividere risorse e professionalità, in vista dell’ideazione e realizzazione di un progetto, dell’ adozione del principio del fabbisogno territoriale, passando per il rafforzamento della capacità amministrativa degli enti locali e previsione di meccanismi di potere collaborativo con le istituzioni centrali.

La Puglia, cui sono stati assegnati 5,5 miliardi per la programmazione della politica di coesione 2021-2027 e che finora ha vantato una delle migliori performance in Europa per spesa dei fondi (al 31 dicembre 2022, i pagamenti effettuati superano la soglia dell’84% delle risorse programmate per il periodo 2014-2020) copre il 19,4% del PIL meridionale e il 4,3% di quello italiano.

Tra i suoi punti di forza compare l’alto numero di startup innovative e la crescita sostenuta dei settori hi tech, agrifood e aerospazio. Tra le criticità, figurano il tasso di occupazione del 46,7% (quartultima Regione in Italia), di cui il 33,3% giovanile e il 33,8% femminile e con un giovane su tre che risulta escluso da qualsivoglia percorso di istruzione, formazione o lavoro (cd. NEET) e molti altri che lasciano il territorio pugliese dopo la fine degli studi obbligato. L’ 88% delle imprese manifatturiere ha meno di 50 addetti e quelle che esportano all’estero rappresentano soltanto il 3,1% del valore aggiunto regionale.

 

 

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