Con il Dl alluvione si è deciso di stanziare 620 milioni per tutelare i lavoratori e aziende in stato di emergenza a causa dell’alluvione che ha colpito i territori dell’Emilia Romagna, delle Marche e della Toscana dal 1° maggio 2023.

Questo decreto prevede aiuti sia per i lavoratori agricoli a tempo determinato, e per coloro che non hanno un rapporto di lavoro stabile. Ai lavoratori agricoli che hanno un rapporto di lavoro attivo, l'integrazione al reddito spetta entro il limite massimo di novanta giornate; per i restanti, l'integrazione è concessa per un periodo pari al numero di giornate lavorate nell'anno precedente, detratte quelle lavorate nell'anno in corso, sempre entro il limite massimo di novanta giornate.

Possono accedere agli interventi previsti per favorire la ripresa dell’attività economica e produttiva anche per le imprese agricole e le cooperative che svolgono l’attività di produzione agricola, iscritte nel registro delle imprese o nell'anagrafe delle imprese agricole che hanno subito danni eccezionali e che non beneficiavano di polizze assicurative a copertura del rischio alluvione alle produzioni agricole e del rischio piogge alluvionali alle strutture aziendali.

Il settore agroindustriale romagnolo sarà destinatario di uno stanziamento di 175 milioni a cui seguiranno, per l'agricoltura, altre risorse che il Masaf si impegnerà a far arrivare coinvolgendo anche l’Europa. “Il Governo non lascerà indietro nessuno, tantomeno l'agricoltura, spina dorsale dell'economia romagnola", le parole del Ministro Lollobrigida.

“Il lavoro di agricoltori e allevatori è importante nella manutenzione del territorio: sono la garanzia di tutela del territorio e contrasto al rischio idrogeologico e il loro lavoro può aiutare ad attenuare gli effetti di ondate di maltempo come quelle cui stiamo assistendo “, le parole del Segretario Generale Nazionale FNA-Confsal Cosimo Nesci.