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10/12/2004 - COMUNICAZIONE DEL SEGRETARIO NAZIONALE


Al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Via Flavia,6
00187 ROMA


Al Ministero delle Politiche Agricole
Via XX Settembre, 20
00187 ROMA

Al Presidente della Commissione Lavoro
C/O il Senato
ROMA

Al Presidente della Commissione Lavoro
C/O la Camera dei Deputati
ROMA

Al Presidente dell’INPS
C/O Direzione Generale
ROMA

E p.c. alla CONFSAL
ROMA


Ai Segretari Regionali FNA-CONFSAL
LORO SEDI

Ai Segretari Provinciali FNA-CONFSAL
LORO SEDI


Con la presente si fa riferimento all’art. 21 bis del disegno di legge finanziaria per l’anno 2005 al fine di esprimere il disappunto della scrivente Federazione sul contenuto di detta norma che, ancora una volta, interviene ai danni dei lavoratori agricoli.
A tal proposito si evidenzia che detti lavoratori, principalmente quelli localizzati nella zona meridionale del nostro paese, da anni attendono il riconoscimento dei più elementari diritti previsti sia dalla Costituzione che dallo Statuto dei Lavoratori.

I lavoratori agricoli, infatti, a differenza di quelli degli altri comparti, vantano un contratto che esiste solo sulla carta e percepiscono una retribuzione pari circa al 50%-60% del salario fissato dai contratti, per quanto riguarda i lavoratori uomini, ed una retribuzione pari al 40%- 50% dello stesso, per quanto riguarda le lavoratrici donne.

A tale grave generalizzata ingiustizia, che perdura da sempre con responsabilità che vanno individuate nel lontano passato, si aggiunge, oggi, l’intenzione, a quanto pare, dell’attuale Governo di penalizzare ulteriormente detta categoria di lavoratori.

La scrivente Federazione, pertanto, poiché rientrante tra quelle maggiormente rappresentative nel settore agricoltura, è a richiedere e sollecitare alle Autorità in indirizzo una seria riflessione sull’argomento, nonché il ritiro, ovvero la modifica integrale, del summenzionato articolo del disegno di legge in questione.

A tal fine si sollecita con urgenza un incontro per affrontare, unitamente alla contingente priorità, le problematiche tutte che affliggono la categoria.

Non si intende, per il momento, aderire a nessuna manifestazione di piazza, convinti che tali problemi potranno e dovranno essere risolti attraverso il ruolo primario che spetta, e che si riconosce, alla politica sulla base di un sereno, quanto efficace, confronto con l’Istituzione.

In attesa

Distinti saluti.


Il Segretario Nazionale
Cosimo Nesci

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