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19/05/2006 - VALLE DEL SACCO, FONDI AGLI ALLEVATORI E COLTURE “ALTERNATIV

Agli allevatori della Valle del Sacco sono stati accreditati 2,5 milioni di euro. Questa la notizia che ha dato il via alla riunione sulla riqualificazione della Valle, all'assessorato all'Agricoltura della Regione Lazio. “Un prestito che la Regione ha chiesto per colmare in parte la mancata erogazione dei finanziamenti promessi dall'ex ministro Alemanno - ha detto l'assessore regionale all'Agricoltura, Daniela Valentini - e che si va ad aggiungere ai 2 milioni di euro anticipati nei mesi scorsi. Confidiamo adesso nel nuovo governo e siamo molto felici della nomina del ministro De Castro al quale chiederemo, come prima cosa, proprio i finanziamenti per la Valle del Sacco”. La riunione era soprattutto un incontro con le parti coinvolte per parlare del futuro agricolo della Valle, del suo rilancio e della sperimentazione bio-energetica. L'assessore ha precisato che è “necessario” un progetto complessivo per la Valle, che preveda da una parte il mantenimento della propria vocazione agricola, dall'altra la realizzazione del primo esperimento di colture no-food. “La valle del Sacco sarà il primo distretto rurale e agroambientale che abbiamo intenzione di definire”, ha proseguito Valentini, ricordando che “le 57 aziende coinvolte nell'inquinamento ambientale hanno proseguito la loro attività”. Per avviare il processo di riqualificazione è stato istituito un gruppo di lavoro tecnico-scientifico che dovrà individuare linee e strategie di lavoro ed è stato chiesto all'Università della Tuscia uno studio approfondito sulla compatibilità ambientale che concili la filiera energetica con le esigenze agricole. ''Studio - ha precisato l'assessore - in grado di fornire una certificazione di sicurezza dell'integrità del latte e di tutti i prodotti alimentari”. Inoltre, la Valentini ha rilevato che è “urgente perimetrare al più presto l'area, procedere alla potabilizzazione delle acque e alla costruzione di pozzi per le aziende agricole”. L'assessore si è poi soffermata sul progetto di riqualificazione dell'intera area e sulla riutilizzazione dei terreni ricordando che “la filiera agro-energetica prevede che siano destinati a colture alternative: colza e girasoli. Si darà il via così ad una filiera agro-energetica che avrà in Roma il suo mercato più rilevante. Basti pensare al patrimonio rappresentato dalle flotte Atac e Cotral. Per questo progetto di piano agricolo integrato, la Regione ha stanziato, nel bilancio 2006, 9 milioni di euro per tre anni, di cui i primi tre sono già disponibili”.

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