Nel corso di sei anni, il governo cinese metterà a disposizione 3.000 esperti e tecnici, per aiutare i piccoli agricoltori e pescatori dei paesi in via di sviluppo: e' il risultato di un accordo tra Pechino e la FAO, che rientra nell'iniziativa di Cooperazione Sud-Sud dell'agenzia dell'ONU. Gli specialisti cinesi, con competenze pratiche in materia di irrigazione, agronomia, allevamento del bestiame, pesca, gestione post-raccolto ed altri settori, saranno impiegati con incarichi triennali, per un periodo complessivo di sei anni. Il Vice Direttore Generale della FAO per la Cooperazione Tecnica, Tesfai Tecle, ha così dichiarato: “La scienza e l'agricoltura cinesi hanno molto da offrire, perché in Cina l'agricoltura intensiva è stata praticata per secoli su appezzamenti di terra piccolissimi. Il governo cinese ha più volte dimostrato il suo impegno nell'aiutare altri paesi a migliorare la propria sicurezza alimentare, e questo rappresenta un grande contributo al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e del Vertice Mondiale sull'Alimentazione". L'iniziativa di Cooperazione Sud-Sud fa parte del Programma speciale per la sicurezza alimentare (SPFS) della FAO, istituito per migliorare le condizioni di vita in alcuni dei paesi più poveri del mondo aumentando rapidamente la produzione alimentare, ampliando l'accesso della popolazione al cibo e riducendone la vulnerabilita' di fronte ad eventi climatici come siccità ed inondazioni. Oggi sono più di 100 i paesi che partecipano allo SPFS, con oltre 600 tra esperti e tecnici che lavorano con le comunita' rurali in piu' di trenta paesi. I costi sono ripartiti tra paesi donatori e paesi beneficiari, istituzioni finanziarie o paesi terzi donatori e la FAO. Oltre al personale, il Governo cinese fornira' anche strumenti agricoli ed attrezzature necessarie per le tecnologie che saranno introdotte dagli esperti.