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16/10/2006 - Per sostituire 100 buste di plastica è sufficiente mezzo chi

Il ministro De Castro parlando dei nuovi bio-sacchetti per la spesa, che entreranno a regime nel gennaio 2008, ha annunciato che avranno un impatto importante per l'agricoltura dal momento che saranno fatti con il mais. Ogni anno in Italia circa 300mila tonnellate di plastica tradizionale vengono consumate per sacchi di ogni genere, plastica che potrebbe essere sostituita da prodotti biodegradabili. L'utilizzo di bio-shopper comporterebbe l'emissione di 200mila tonnellate di anidride carbonica (CO2) in meno, ovvero un risparmio nei consumi di petrolio pari a 400mila tonnellate l'anno. In questo modo si otterrebbe un contributo determinante al raggiungimento degli obiettivi fissati dal protocollo di Kyoto. Per sostituire 100 buste di plastica è sufficiente mezzo chilo di mais. I sacchetti alternativi si ricavano dalla materia prima da cui si estrae un bipolimero che si presenta in forma di granulo e può essere lavorato, secondo le più comuni tecnologie di trasformazione, per produrre prodotti bioplastici dalle caratteristiche equivalenti alle plastiche tradizionali, ma perfettamente biodegradabili. In Italia sono già in produzione le plastiche di origine vegetale Mater-Bi e Origo-Bi presso le bio-raffinerie, giovani industrie i cui ricercatori perseguono modelli e progetti che implicano l'integrazione tra chimica, ambiente e agricoltura. I frutti dei nostri terreni offrono importanti opportunità per ridurre l'inquinamento ambientale e garantire uno sviluppo veramente sostenibile. Il mais, una pianta che ha contribuito nei millenni a sfamare l'umanità, ne è un esempio.

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