Logo
Federazione Nazionale
Agricoltura
- CHI SIAMO
- CONTATTI
- SEDI
Mercoledì 8 Maggio 2024
SERVIZI FNA

Questo documento puo' essere utilizzato dagli associati per la stampa e diffusione di materiale informativo (volantini, manifesti)
NEWS

click 789 Originale Aumenta Aumenta PDF Stampa Indietro

25/10/2006 - I sistemi agricoli tradizionali sono un patrimonio da tutela

Per molte comunità rurali i sistemi agricoli tradizionali rappresentano una ricchezza che si tramanda di generazione in generazione e diventa sinonimo di sicurezza alimentare. Tuttavia, questi sistemi che hanno dato un apporto rilevante per la salvaguardia della biodiversità sul pianeta, corrono il rischio di scomparire depredati da fenomeni quali il cambiamento climatico, l'esodo rurale e la crescente urbanizzazione. Sul nostro pianeta sono sparse numerose comunità dotate di questa incomparabile ricchezza a cui è dedicato il Forum internazionale ospitato dalla Fao dal 24 al 26 ottobre. All'evento prendono parte rappresentanti di governi, esperti da ogni parte del mondo e operatori del settore. Un'occasione, questa, necessaria anche per proporre misure concrete per il riconoscimento internazionale e la salvaguardia di questo patrimonio mondiale. "Per migliaia di anni, le società umane hanno interagito con l'ambiente nel quale vivevano per sopravvivere, sviluppando ingegnosi sistemi di coltivazione, superando condizioni climatiche avverse, isolamento geografico e scarsità di risorse naturali" chiarisce Parviz Koohafkan, direttore della Divisione Sviluppo rurale della Fao ed organizzatore del forum internazionale. La Fao ha lanciato nel 2002 l'iniziativa "Sistemi ingegnosi del patrimonio agricolo mondiale" (Sipam), proprio con l'obiettivo di realizzare un legame tra patrimonio culturale e agricolo. Secondo José Esquinas-Alcázar, segretario del Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l'alimentazione e l'agricoltura "una delle caratteristiche salienti dei siti Sipam è l'alto livello di biodiversità agricola locale che ospitano: almeno 177 varietà di patate esistono nel sito di Lares in Perù; circa 20 varietà di riso nel sito cinese ed oltre 100 varietà di dattero nelle oasi algerine". Sono comunque risorse deboli destinate a scomparire, precisa Esquinas- Alcázar "se i custodi di questo patrimonio abbandonano le loro comunità per mancanza di mezzi di sussistenza". Infatti, é proprio quello che si sta verificando in molte oasi maghrebine, secondo Noureddine Nasr, coordinatore del sistema pilota Sipam in Tunisia. "Oggi l'acqua raggiunge le oasi a malapena, a causa dell'accresciuta urbanizzazione e di pratiche irrigue insostenibili". "Inoltre, - continua l'esperto Fao - la scarsa quantità di acqua disponibile non è più gestita dai consigli comunali, ma dai singoli utenti che non coinvolgono la comunità nelle strategie di sviluppo. In conseguenza di ciò, la disintegrazione del tessuto sociale e la mancanza di opportunità economiche stanno portando ad un massiccio abbandono della terra". Negli ultimi 4 anni sono stati realizzati interessanti progetti nell'ambito dell'iniziativa Sipam: sette progetti pilota di gestione dinamica dei sistemi agricoli Inca nelle Ande peruviane; le Oasi dei paesi del Maghreb; il sistema integrato riso/pesce in Cina; i sistemi terrazzati di coltivazione del riso di Ifugao, nelle Filippine e le isole Chiloe in Cile, uno dei luoghi d'origine della patata. Altri nuovi progetti, per assicurare un futuro all'agricoltura mondiale potranno nascere dalle conclusioni del Forum in corso a Roma in questi giorni.

| PRIVACY E COOKIE POLICY |
Globus Srl