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13/02/2007 - 2007- 2013: AIUTI DI STATO PER L'AGRICOLTURA,

Bruxelles ha disegnato la cornice all’interno della quale l’Italia e gli altri partner europei potranno accordare aiuti di stato al settore agricolo nei prossimi sette anni, dal 2007 al 2013. Si tratta di contributi nazionali per favorire la pubblicità dei prodotti agricoli sul mercato interno, per aiutare i giovani agricoltori ad acquistare terreni, o ancora per migliorare il patrimonio zootecnico in Italia. Aiuti anche per migliorare la qualità dei prodotti e sostenere l’attività di piccole, medie e grandi imprese che operano nelle campagne, nel rispetto del territorio, dell’ambiente e del benessere degli animali. Il varo degli orientamenti e dei criteri che gli stati membri dovranno rispettare per la concessione di aiuti nazionali, chiude un lungo e difficile negoziato tra gli uffici della commissaria europea e i rappresentanti degli stati membri. Il primo progetto, presentato nel luglio scorso dagli uffici della commissaria Ue era particolarmente liberista ma sei mesi di dure trattative, e la volontà di Bruxelles di trovare un punto d’intesa, hanno portato i loro frutti e molti aiuti che inizialmente apparivano persi sono stati recuperati o sono stati introdotti dei periodi transitori. Un esempio per tutti: Bruxelles su richiesta dell’Italia ha accettato proprio nelle ultime ore, di mantenere in vigore fino al 31 dicembre 2009 la possibilità di concedere aiuti nazionali per l’acquisto di terreni, destinati soprattutto all’insediamento di giovani agricoltori. Oltre quella data tutti dovranno conformarsi a regole più restrittive. Tra le novità introdotte, la possibilità di concedere aiuti nazionali per il rispetto delle norme di ''Natura 2000'', che rappresenta la colonna portante dell’impegno comunitario volto alla tutela delle specie e degli habitat naturali degli stati membri. Più in particolare, Bruxelles è d’accordo perchè si sostenga la politica idrica, i contributi al settore forestale e gli aiuti legati agli esoneri in materia di accise per i prodotti energetici ed elettrici. In linea generale i contributi nazionali saranno destinati solo ai prodotti agricoli e non a quelli trasformati e commercializzati a cui verranno invece applicate le disposizioni sugli aiuti di stato nel settore industriale. La decisione, oltre a fissare le linee direttrici in relazione agli aiuti nazionali che devono essere notificati a Bruxelles, comprende anche un regolamento di esenzione che permette agli stati membri di non notificare - a determinate condizioni - gli aiuti di stato concessi alle piccole e medie aziende agricole. La Commissione mantiene solo un controllo successivo. I singoli governi possono anche concedere contributi nazionali minimi (3.000 euro per triennio e per azienda agricola ma si sta discutendo la possibilità di innalzare la soglia) che a condizioni precisi non verranno considerati aiuti di stato.

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