Una catena di negozi bandiera-flag stores per portare i prodotti italiani ai consumatori cinesi. Nel segno dell'internazionalizzazione delle imprese e della produzione italiana per i mercati esteri, la nostra grande distribuzione arriva nel Paese della grande muraglia grazie al progetto "Piaceri italiani in Cina". E' il risultato di un importante accordo commerciale siglato tra partner italiani e cinesi: sugli scaffali produzioni di alta qualità per far conoscere l'Italia attraverso le eccellenze agroalimentari. Al Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, il Ministro Paolo De Castro, nel corso di un vertice tecnico, ne ha illustrato i contenuti. E' un'iniziativa fortemente voluta dal Ministero. In questi mesi si è lavorato alla sua applicazione in stretta sintonia con l'Ambasciata italiana, il Ministero degli Esteri, il Ministero per il Commercio internazionale e i partner delle varie società agroalimentari coinvolte. E' una modalità estremamente interessante per un Paese come il nostro che all'estero non ha grossi sbocchi commerciali. Permette ai prodotti di arrivare su mercati che, nonostante la domanda di Made in Italy, finora non sono raggiunti dalla grande distribuzione organizzata. Un recente sondaggio della Commissione europea, mette in evidenza la crescente preoccupazione dei cittadini europei per i cambiamenti climatici. La metà degli abitanti della Ue risulta consapevole dell'incidenza della produzione e del consumo d'energia sui cambiamenti climatici e sul riscaldamento del Pianeta. Un livello di preoccupazione che risulta più elevato nelle regioni meridionali dell'Europa. Secondo la Coldiretti, in riferimento all'ultimo sondaggio Eurobarometro, nove italiani su dieci si dimostrano preoccupati per i mutamenti del clima e l'89% e vede con favore la fissazione di una percentuale minima di energia ottenuta da fonti rinnovabili.