Logo
Federazione Nazionale
Agricoltura
- CHI SIAMO
- CONTATTI
- SEDI
Venerdì 3 Maggio 2024
SERVIZI FNA

Questo documento puo' essere utilizzato dagli associati per la stampa e diffusione di materiale informativo (volantini, manifesti)
NEWS

click 353 Originale Aumenta Aumenta PDF Stampa Indietro

13/03/2007 - Un futuro per la politica agricola comune

Quale futuro per l'Agricoltura Europea? è la domanda centrale. Il dibattito attorno al domani dell'agricoltura continua ad essere vivace. Ma perché? Perché viviamo tempi di grandi cambiamenti. La vecchia certezza di un mondo diviso in nazioni ricche e nazioni povere non è più valida. Cina e India, ad esempio, stanno entrando di fatto nel gruppo delle superpotenze economiche. Il commercio mondiale si sta aprendo, segnando enormi opportunità per la crescita economica, come già accadde in passato, quando l'UE liberalizzò i suoi confini interni. Si tratta di cambiamenti positivi ma con lati che possono risultare scomodi. Ci sono cambiamenti globali che certamente non ci saremmo mai augurati, pensiamo a quelli climatici... Così, come oggi accade in Gran Bretagna e in Italia, i governi, i mercati e i cittadini europei hanno bisogno di condividere idee e combinare i propri sforzi al fine di adattarsi e crescere in questo contesto di continuo cambiamento. A dibattere su queste tematiche sono presenti alcune delle imprese alimentari italiane tra le più importanti e affermate a livello mondiale. Il loro status è esemplificativo di come i comparti agroalimentari europei possano ben riuscire quando lavorano insieme e mettono in gioco la loro forza producendo e immettendo sui mercati prodotti di alta qualità ed elevato valore che incontrano pienamente i gusti del consumatore. E non è solo nel suo risvolto alimentare che la nostra agricoltura può eccellere. Nel Regno Unito, come in Italia, si stanno costruendo nuovi impianti per la produzione di energia rinnovabile e di carburanti per il trasporto ottenuti da biomasse e residui agricoli. Il compito, è creare l'ambiente in cui queste attività possano svilupparsi al meglio. Sono stati registrati ottimi progressi. Negli ultimi 15 anni, la Politica Agricola Comune Europea ha dato agli agricoltori più libertà nella gestione delle attività commerciali ed ha iniziato a riconoscerne la capacità di apportare concreti benefici ambientali alla società. Ma il mondo intorno continua a cambiare e il nostro contesto politico deve a sua volta essere dinamico. C’è la possibilità di costruire un brillante futuro per l’agricoltura Europea, ma si deve insistere nell'impegno di concretizzarlo. La popolazione mondiale cresce sempre più e cresce anche il tenore di vita. Allo stesso modo, si stanno aprendo nuovi mercati che costituiscono un'enorme opportunità se si mette fine al nostro approccio protezionista al commercio agricolo e sosteniamo gli aspetti positivi delle produzioni europee. E' arrivato il momento per un'agricoltura europea piu' competitiva sui mercati internazionali. Da parte del consumatore, poi, c'è una forte richiesta di prodotti tradizionali, di alta qualità e sicuri. Per i nostri agricoltori, trarre il massimo da questo tipo di domanda implica concentrare le proprie attività e le proprie scelte in materia di produzione su quanto i consumatori realmente chiedono. Ciò significa maggiore flessibilità e capacità di rispondere ai segnali del mercato piuttosto che seguire i dettami burocratici che il Governo pone per controllarlo. Questo implica ulteriori cambiamenti nella Politica Agricola Comune: perchè offra una libertà genuina all'agricoltura e garantisca un'agricoltura Europea trasparente e semplificata più che un soffocante sistema di controllo. Ma si deve anche avere un approccio politico a livello Europeo che aiuti i nostri agricoltori a preservare il patrimonio territoriale e naturale a cui tutti teniamo. E' necessario dunque utilizzare schemi efficaci, destinati a proteggere i nostri paesaggi e la natura. Il che implica anche aiutare gli agricoltori ad adattarsi all'impatto dei cambiamenti climatici e a trovare risposte adeguate. Il Governo e l'industria hanno il compito di stimolare la domanda di energia rinnovabile piuttosto che di combustibili provatamente dannosi. Ed e' chiaro che per il raggiungimento di queste finalita' c'e' la necessita' di disporre di un settore agroindustriale competitivo ed in buone condizioni di redditivita'. Nel corso dei prossimi due o tre anni saranno effettuati importanti studi sulla Politica Agricola Comune. Si ha dunque l'importante opportunità di gettare solide basi affinchè l'agricoltura, l'economia e la società europea affrontino al meglio i cambiamenti mondiali.

| PRIVACY E COOKIE POLICY |
Globus Srl